Gli antipsicotici di prima generazione triplicano l'incidenza dell'infarto al miocardio già entro i primi 30 giorni dalla somministrazione del farmaco. Gli antipsicotici di seconda generazione la raddopiano.

Gli antipsicotici causano infarto al miocardio. Nella fotografia, un reperto istologico di infarto al miocardio.

Brauer R (1), Smeeth L (2), Anaya-Izquierdo K (3), Timmis A (4), Denaxas SC (5), Farrington CP (6), Whitaker H (6), Hemingway H (5), Douglas I (2).Farmaci antipsicotici e rischi di infarto del miocardio: uno studio di serie di casi auto controllati. Giornale Europeo del Cuore, 21 Aprile 2015; 36 (16): 984-92. doi: 10,1093 / eurheartj / ehu263. Epub 2014 8 luglio. Informazioni sugli autori: (1) Dipartimento di Epidemiologia delle Malattie Non Infettive, Facoltà di Epidemiologia e Salute della Popolazione, Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra, Keppel Street, Londra WC1E 7HT, Regno Unito, E-Mail: [email protected]; (2) Dipartimento di Epidemiologia delle Malattie NonInfettive, Facoltà di Epidemiologia e Salute della Popolazione, London School of Hygiene e Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E 7HT, UK; (3) Dipartimento di Epidemiologia delle Malattie Infettive, Facoltà di Epidemiologia e Salute della Popolazione, London School of Hygiene e Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E 7HT, UK; (4) Unità di ricerca biomedica, Istituto Nazionale per la Ricerca Sanitaria, Barts Health, Londra, Regno Unito; (5) Dipartimento di Epidemiologia e Sanità pubblica, Epidemiologia clinica, University College London, 1-19 Torrington Place, Londra WC1E 7HB, Regno Unito; (6) Dipartimento di Statistica, The Open University, Milton Keynes MK7 6BJ, Regno Unito.

Riassunto.

Obiettivi.:
Gli antipsicotici aumentano il rischio di infarto. Il loro effetto sull'infarto miocardico rimane incerto perché le persone che ricevono o non ricevono farmaci antipsicotici differiscono nel loro sottostante rischio cardio-vascolare, rendendo difficili da interpretare i confronti tra le persone. Lo scopo del nostro studio è quello di studiare l'associazione tra assunzione di antipsicotici e infarto usando il disegno speriemtale di serie di casi auto controllati che elimina gli effetti di confusione tra persone.

Metodi e risultati.
Sono stati identificati tutti i pazienti con un primo infarto miocardico a cui era stato prescritto un antipsicotico incorciando i dati del Datalink di Ricerca di Pratica Medica con il Progetto di Audit Nazionale di Ischemia Miocardica. I casi selezionati sono stati usati per le serie di casi autocontrollati. Il rapporto di incidenza di infarto del miocardio durante i periodi di rischio successivi all'inizio dell'uso di antipsicotici rispetto a periodi non esposizione è stato stimato all'interno degli individui. E' stato intrappreso un classico studio caso-controllo per scopi comparativi, confrontando l'esposizione all'antipsicotico tra i casi e sui casi controllo abbinati. Abbiamo identificato 1546 casi esposti per le serie di casi autocontrollati e trovato evidenza di un'associazione durante i primi 30 giorni dopo la prima prescrizione di un antipsicotico, per agenti di prima generazione [rapporto di frequenza di incidenza (IRR) 2,82, intervallo di confidenza al 95% ( CI) 2.0-3.99] e agenti di seconda generazione (IRR: 2.5, IC 95%: 1.18-5.32). Risultati simili sono stati trovati per lo studio caso-controllo per i nuovi utenti di agenti di prima (OR: 3.19, IC 95%: 1.9-5.37) e di seconda generazione (OR: 2.55, IC 95%: 0.93-7.01) entro 30 giorni del loro infarto miocardico.

Conclusioni.
Abbiamo riscontrato un aumento del rischio di infarto miocardico nel periodo successivo all'avvio alla terapia con antipsicotici non attribuibile alle differenze tra chi riceve la prescrizione di antipsicotici e chi no.

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Brauer R (1), Smeeth L (2), Anaya-Izquierdo K (3), Timmis A (4), Denaxas SC (5), Farrington CP (6), Whitaker H (6), Hemingway H (5), Douglas I (2).Antipsychotic drugs and risks of myocardial infarction: a self-controlled case series study. Eur Heart J. 2015 Apr 21;36(16):984-92. doi: 10.1093/eurheartj/ehu263. Epub 2014 Jul 8. Author information: (1) Department of Non-Communicable Disease Epidemiology, Faculty of Epidemiology and Population Health, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E 7HT, UK [email protected]; (2) Department of Non-Communicable Disease Epidemiology, Faculty of Epidemiology and Population Health, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E 7HT, UK; (3) Department of Infectious Disease Epidemiology, Faculty of Epidemiology and Population Health, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E 7HT, UK; (4) National Institute for Health Research Biomedical Research Unit, Barts Health, London, UK; (5) Department of Epidemiology and Public Health, Clinical Epidemiology, University College London, 1-19 Torrington Place, London WC1E 7HB, UK; (6) Department of Statistics, The Open University, Milton Keynes MK7 6BJ, UK.

Abstract
AIM:
Antipsychotics increase the risk of stroke. Their effect on myocardial infarction remains uncertain because people prescribed and not prescribed antipsychotic drugs differ in their underlying vascular risk making between-person comparisons difficult to interpret. The aim of our study was to investigate this association using the self-controlled case series design that eliminates between-person confounding effects.

METHODS AND RESULTS:
All the patients with a first recorded myocardial infarction and prescription for an antipsychotic identified in the Clinical Practice Research Datalink linked to the Myocardial Ischaemia National Audit Project were selected for the self-controlled case series. The incidence ratio of myocardial infarction during risk periods following the initiation of antipsychotic use relative to unexposed periods was estimated within individuals. A classical case-control study was undertaken for comparative purposes comparing antipsychotic exposure among cases and matched controls. We identified 1546 exposed cases for the self-controlled case series and found evidence of an association during the first 30 days after the first prescription of an antipsychotic, for first-generation agents [incidence rate ratio (IRR) 2.82, 95% confidence interval (CI) 2.0-3.99] and second-generation agents (IRR: 2.5, 95% CI: 1.18-5.32). Similar results were found for the case-control study for new users of first- (OR: 3.19, 95% CI: 1.9-5.37) and second-generation agents (OR: 2.55, 95% CI: 0.93-7.01) within 30 days of their myocardial infarction.

CONCLUSION:
We found an increased risk of myocardial infarction in the period following the initiation of antipsychotics that was not attributable to differences between people prescribed and not prescribed antipsychotics.