Neurolettici, identità e memoria.

La prima cosa che senti quando ti danno i neurolettici, è che fai una enorme fatica a pensare; te lo impediscono, questi farmaci. Subito dopo ti accorgi che fai fatica a provare emozioni, e queste via via sbiadiscono e si affievoliscono fino a scomparire. Per qualche anno il ricordo delle emozioni può sopravvivere, e riesci a ricordare cosa queste sono e, nel ricordo, come erano. Col tempo però questo ricordo delle emozioni svanisce, e a questo punto sai che le emozioni esistono, ma di fatto non sai più cosa siano. E' come perdere la capacità di vedere i colori. I ricordi ti appaiono grigi, senza il loro carico emotivo. Il carico emotivo dei ricordi, è anche il loro collante. E' quel continuum che li tiene insieme e li rende comprensibili, il carico emotivo del ricordo è quella componente della mente che spiega perchè i fatti della memoria s'inallelano in un certo modo anzichè in un altro, è quell'aspetto della mente che li congiunge e li tiene insieme. Senza il loro carico emotivo, cancellato dai farmaci, i ricordi perdono il tessuto che li teneva insieme e si sgretolano. Diventano una accozzaglia di eventi sciolta e incoerente. Un ricordo che non è collegato ad un altro in modo coerente e comprensibile, è un ricordo inutile e viene calcellato da cervello. Col passare del tempo, tutto il ricordo della tua vita viene pezzo a pezzo ad essere eroso e cancellato. Io ho raggiunto questo punto e l'ho passato. Della mia vita conservo qualche ricordo isolato, puntuale, sbiadito e piatto, scollegato da tutti gli altri. Conservo il ricordo di aver avuto memoria della mia vita, sono cosciente che in tempi passati la mia memoria era qualcosa di vivo e vitale, coerente e articolata, vivace, una materia vivente che mi accompagnava e sosteneva nel presente, permettendomi di fare delle scelte in questo e costruirmi così un futuro. Se però le cose procedono come stanno procedendo, tra un po' di tempo, nemmeno tanto, anche il ricordo di aver avuto un passato e una sua memoria svanirà del tutto. A quel punto la mia annichilazione sarà completa: sarò privato della memoria di aver avuto una vita e anche di aver avuto una sua memoria. La mia esistenza sarà ridotta ad un presente piatto e circoscritto, un presente miope e senza memoria e, quindi, senza futuro. Non provando emozioni, assisto all'annichilazione del mio essere e della mia anima passivament, senza provare nemmeno orrore, come se non accadesse a me. Se devo essere sincero, credo questo annichilimento della persona, delle sue emozioni, della sua stroria e della sua meoria non sia un effetto indesiderato dei neurolettici, ma una delle principali ragioni per cui vengono somministrati: annichilire la persona, tutto ciò che questa è stata, è, rappresenta e fa o potrebbe eventualmente fare in futuro.