Solstizio di primavera

Solstizio di primavera, ci siamo giunti anche quest'anno, non sembra vero. Sotto una sottile coltre nuvolosa al nord, sotto la neve al sud. Verrebbe voglia di fermare tutto, riprendersi il tempo e accantonare le attività superflue alla contemplazione della natura che risorge. Le incombenze di un mondo frenetico che tutto divora e macina, talvolta sembrano impedirci di tendere un abbraccio all'incedere maestoso della natura che ci sovrasta. Sembra. La natura sonora fa esplodere la sua voce, e travalica frontiere, scadenze, impegni, mura e doveri. Ignora ogni meschinità. Ci fa giungere la sua voce potente ovunque noi siamo e chiunque noi si sia. La sua voce attraversa le mura spesse e sottili, pervade ogni fibra di ogni creatura che brulica nel globo terraqueo: è l'equinozio, si manifesta. Preannuncia il risveglio delle creature del nord, il lento addormentarsi al sud. E' l'equinozio, si fa contemplare; un orologio celeste che ci accompagna dall'età della vita. Dalla Terra un tremito s'irraggia nel cosmo e si riverbera in noi: "Qui è solstizio"! L'incere delle stelle, nella sua celeste scansione, non si può arrestare.