Ricordi di vent'anni dopo

Un tramonto ad Iraklion (Creta). Non avevo mai avuto fenomeni di quelli che si chiamano "voci allucinatorie", mi sembrava tutto magico; nel frattempo ero diventato come trasparente al pensiero degli altri (i dottori chiamano questo "pensiero rubato"). I clackson dicevano: "iasu Manolis"(ciao Emanuele). Tutta la città mi accoglieva nella sua magie arcaica. Poi sarebbero venute le crisi, la disperazione, un tentativo di suicidio per impiccagione, il ricovero in ospedale al Pireo (il porto di Atene). Però quel momento era splendido, fin troppo bello, ero entrato per sempre nel mondo di quello che sta a voi chiamare magia o follia. Va aggiunto che due giorni prima a Sfakia (Creta meridionale) avevo avuto il primo vero rapporto omosessuale nel vero senso della parola, desiderato da sempre, ed ero strananamente felice ma completamente stranulato. Poi tutto sarebbe crollato. I medici chiamano quel momento di flash dell'inizio della follia stato di "pre-illuminazione", ed è proprio così. Sono passati più di trent'anni, a volte voglio dimenticare, ma urge in me il ricordo di quei giorni a Creta, ogni volta che qualcuno torna da quell'isola e mi racconta le sue avventure la mia mente torna a quei giorni dell'inizio del mio lungo viaggio nella magia.

Emanuele