Un gruppo di medici critica gli intrecci tra DSM-5 e interessi delle multinazionali del farmaco

Raven M, Parry P, "Marketing dei farmaci psiocotropici, pratiche eproblemi: implicazioni per il DSM-5.". Giornale dei Disordini e delle Malattie Mentali, 2012 Jun; 200 (6) :512-6. Affiliazione: Disciplina della sanità pubblica, Università di Flinders, Adelaide, Australia Meridionale, Australia. Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Riassunto
Il modello diagnostico descrittivo dal DSM-III ha spesso portato alla diffusione della diagnosi stile "ricetta da cucina" e all'assunzione di massa dell'ipotesi dello "squilibrio chimico" per spiegare i disturbi psichiatrici. Le aziende farmaceutiche, nelle loro pratiche di commercializzazione degli psicofarmaci, hanno sfruttato a fondo questo fenomeno, . Le politiche di marketing delle ditte farmaceutiche comprendono la promozione di autodiagnosi attraverso liste di verica accessibili da internet. Questa pratica ha portato a una sensibile sovraprescrizione di farmaci psicotropici. Il DSM-5 stabilirà nuove malattie mentali e criteri diagnostici più grossolani, fatto che probabilmente esacerberà il fenomeno della sovraprescrizione di farmaci. La maggior parte delle prescrizioni di psicofarmaci è operata dai medici di base, che, problematicamente, sono esclusi dalle prove sul campo del DSM-5, e che sono influenzati da "opinion leader" del settore, finanziati dalle industrie farmaceutiche e che possono promuovere la pratica della diagnosi nei casi sottosoglia. I criteri più "permissivi" del DSM-5 aumenteranno diagnosi dei casi sottosoglia. L'espansione delle categorie diagnostiche "non altrimenti specificate" (NOS) può essere utilizzato per giustificare la promozione di un uso degli psicofarmaci in situazioni non autorizzate dalle autorità di farmacovigilanza nazionali [off-label use, N.d.T.]. Il Disturbo Bipolare Pediatrico, costruito all'interno del disturbo bipolare categoria "non altrimenti specificato" ha causatonegli Stati Uniti una "epidemia" di questa "malattia", anche alimentata da pressioni atte a ottenere sovradiagnosi e sovraprescrizione fraudolenta di psicofarmaci [upcoding, N.d.T]. Il Disturbo Distruttivo da Disrregolazione dell'Umore, può, analogamente, causare un eccesso di diagnosi e una eccessiva prescrizione di farmaci psicotropici, così come lo possono causare altre nuove malattie e soglie diagnostiche più basse.

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Raven M, Parry P., "Psychotropic marketing practices and problems: implications for DSM-5", J Nerv Ment Dis. 2012 Jun;200(6):512-6. Affiliation: Discipline of Public Health, Flinders University, Adelaide, South Australia, Australia.

Abstract
The descriptive diagnostic model since DSM-III has often led to "cookbook" diagnosis and assumptions of "chemical imbalance" for psychiatric disorders. Pharmaceutical companies have exploited this in their marketing. This includes promoting self-diagnosis with online checklists. Significant overprescribing of psychotropics has resulted. DSM-5 will provide new disorders and broader diagnostic criteria that will likely exacerbate this. Most psychotropic prescribing is done by primary care physicians, who are problematically excluded from DSM-5 field trials and are influenced by industry funded key opinion leaders who may promote diagnosis of subthreshold cases. More lax criteria will increase diagnosis of subthreshold cases. Expansion of not otherwise specified (NOS) categories can be used to justify off-label promotion. Pediatric bipolar disorder, constructed within the bipolar disorder NOS category, became an "epidemic" in the United States, fuelled by diagnostic upcoding pressures. Disruptive mood dysregulation disorder may similarly cause overdiagnosis and excessive prescribing, as will other new disorders and lower diagnostic thresholds.