Antidepressivi: l’Europa eguaglia gli Usa

Un'ondata di pastiglie travolge Manatthan. Vignetta

Fonte: http://farmacia.it. Sarà la crisi, sarà lo stress legato ai ritmi frenitici della vita vita moderna ma è ormai innegabile che la depressione è entrata in tutte le case con tutte le sue conseguenza. Per combatterla il rimedio più diffuso è quello degli antidepressivi che, secondo l'Istituto di studi sul lavoro di Bonn, nel 2010 un europeo su 10 ha assunto tali farmaci, mentre negli Usa, secondo i Centers for disease control (Cdc), è stato l'11% delle persone con piú di 12 anni a farne uso. Il Vecchi continente, quindi, ha eguagliato gli Stati Uniti per l’uso di antipressivi.
In Italia, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità, che risalgono al 2011, il 6% della popolazione riferisce sintomi di depressione e il consumo di psicofarmaci continua a crescere. In particolare, stando all'ultimo rapporto Osmed, sono proprio gli antidepressivi i più prescritti fra i farmaci per il sistema nervoso centrale, al quinto posto per la spesa pubblica con 24 euro a testa. Purtroppo si prevede che le prescrizioni di questi medicinali è destinata a continuare a crescere stabilmente e finora, rispetto a quanti soffrono di depressione, sarebbero sottoutilizzati. I consumi maggiori si registrano in Toscana, Liguria e nella provincia autonoma di Bolzano, mentre i più bassi sono in Campania, Basilicata e Puglia.

A prendere psicofarmaci sono soprattutto le donne, il doppio rispetto agli uomini, i separati e i vedovi. Come spiega Davide Galesi, dell'università di Trento, autore del libro “Gli psicofarmaci tra medicalizzazione e autocura. Una ricerca nella provincia di Mantova”: “Non c'è un'epidemia reale di malattie mentali, ma un sempre più pervasivo processo di medicalizzazione del malessere, che porta a un eccesso di diagnosi e prescrizioni inappropriate”.

Di depressione ne soffrono anche i bambini, come denuncia Giuseppe Mele, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri: “La crivi grava anche sulla salute di bambini e adolescenti con l'ansia e la depressione dei genitori che si riflette in un aumento dei problemi comportamentali e del consumo di psicofarmaci in età giovanile”.