Effetti collaterali di antidepressivi e antipsicotici e suicidabilità.

Un cartello stradale indica il rischio di suicidio causato da psicofarmaci.

Mihanović M, Restek-Petrović B, Bodor D, Molnar S, Oresković A, Presecki P., 2010. "Effetti collaterali di antidepressivi e antipsicotici e suicidabilità". Psychiatr. Danub. 2010, Marzo 22(1): 79-84. Ospedale Psichiatrico di Sveti Ivan, Jankomir 11, 10000, Zagreb, Croazia. E-Mail: [email protected]. Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Riassunto
Gli antidepressivi e gli antipsicotici possono avere effetti collaterali in vari organi e in vari sistemi organici, e alcuni anche nel sistema nervoso centrale. Questi possono anche manifestarsi con un comportamento suicidiario. Gli antidepressivi triciclidi, in particolare l'imipiramina e la clomipramina possono avere un effetto che favorisce il comportamento suididiario, il quale si crede sia la conseguenza della loro propria ipotetica "azione farmacodinamica cognitivo-psicomotoria asincrona" . Antidepressivi appartenenti al gruppo degli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina, all'inizio della loro somministrazione monoterapica, hanno anch'essi l'effetto di incrementare il comportamento suicidiario in individui predisposti, aumentando l'intensità di predittori del comportamento suicidiario come la disforia, l'ansietà, l'impulsività, l'agitazione etc. Gli antipsicotici possono agire aumentando i predittori del comportamneto suididiario, in altri termini favoriscono il suicidio attraverso una via indiretta grazie ai loro effetti collaterali e come conseguenza del loro "impatto neurologico e psicologico", come viene chiamato. Questo è particolarmente valido per gli antipsicotici classici, che causano primariamente effetti neurologici, cioè effetti collaterali extrapiramidali, ai quali possono seguire anche effetti psicologici collaterali. Comunque, i nuovi antipsicotici, in confronto a quelli classici, hanno effetti ed effetti neurologici ed extramidali minori, ma effetti somatici e metabolici maggiori, e perciò la loro azione nel favorire il suicidio può essere manifestata principalemente come effetto indiretto causato dalla loro attività somatico-metabolica così come di quella psicologica.

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Psychiatr Danub. 2010 Mar;22(1):79-84.
Suicidality and side effects of antidepressants and antipsychotics.
Mihanović M, Restek-Petrović B, Bodor D, Molnar S, Oresković A, Presecki P.
Psychiatric Hospital Sveti Ivan, Jankomir 11, 10000 Zagreb, Croatia. [email protected]
Abstract

Antidepressants and antipsychotics can cause side effects in various organs and organic systems, and some (and) in the central nervous system, which can also be clinically manifested by suicidal behavior as well. Tricyclic antidepressants particularly of imipramine and clomipramine can have pro-suicidal effect, which is believed to be the consequence of their own hypothetic asynchronous cognitive-psychomotor pharmacodynamic action. Antidepressants from the group of selective serotonin reuptake inhibitors can at the beginning of administration as monotherapy also have pro-suicidal effects in patients with hints of suicidality or suicidal behavior, by increasing the intensity of already present suicidal predictors, such as dysphoria, anxiety, impulsiveness, agitation etc. Antipsychotics can act stimulatingly upon predictors of suicidal behavior, that is, pro-suicidal in an indirect way through side effects they cause indirect pro-suicidal neurological and consecutive psychological impact, as it is called. It is particularly valid for classic antipsychotics causing primarily neurological, i.e. extrapyramidal side effects, along which consecutive psychological side effects can occur as well. However, new antipsychotics in comparison to classic ones, have less pronounced neurological, extrapyramidal symptoms and signs but more somatic-metabolic side effects, and thereby their action can be mostly manifested as indirect pro-suicidal neurological and somatic-metabolic as well as consecutive psychological activity.