Francia: ai minori meno abbienti gli antipsicotici vengono prescritti dieci volte più frequentemente che alla popolazione generale.

Il monello

Bonnot ø (1,2), Dufresne M (3), Herrera P (4,5), Michaud E (6), Pivette J (6), Chaslerie A (6), A (7) Sauvaget, Vigneau C (3). Influenza dello stato socioeconomico sulla prescrizione di farmaci antipsicotici tra giovani in Francia. .Bio Medicina Centrale Psichiatria. 28 Febbraio 2017, 17 (1): 82. Doi: 10.1186 / s12888-017-1232-3. Informazioni sull'autore: (1) Dipartimento di Psichiatria Infantile e Adolescenziale, Ospedale Universitario di Nantes, Nantes, Francia, E-Mail: [email protected]; (2) Dipartimento di Psichiatria Infantile e dell'Adolescenza, Università di Nantes, CHU de Nantes, 55 rue St Jacques, 44000, Nantes, Francia, E-Mail: [email protected]; (3) Dipartimento di Farmacologia, Ospedale Universitario di Nantes, Nantes, Francia; (4) Dipartimento di Psichiatria Infantile e Adolescenziale, Ospedale Universitario di Nantes, Nantes, Francia; (5) Dipartimento medico, Assicurazione sanitaria nazionale francese (DRSM), Nantes, Francia; (6) Gruppo di Ricerca su Neuroni e Neurosceinze, Università di Rosario, Bogotà, in Colombia; (7) Dipartimento di Psichiatria, Ospedale Universitario di Nantes, Nantes, Francia.

RIASSUNTO

RETROTERRA. Recenti studi che hanno analizzato le tendenze nella somministrazione di droghe antipscicotiche (AP) a bambini e adolescenti, hanno sollevato preoccupazioni riguardo l'influenza dello status socioeconomico. Precedenti risultati hanno anche evidenziato come lo status socioeconomico del paziente influenza la prescrizione di antipsicotici di prima generazione (FG) o di seconda (SG).

METODO. I nostro obiettivo è stato di valutare la proporzione di pazienti provenienti da famiglie a basso reddito che ricevono antipsicotici e gli antipsicotici più comunemente prescritti in Francia. Abbiamo condotto un'analisi descrittiva degli atipsicotici prescritti per un periodo di 1 anno (1 Luglio 2013-30 Giugno 2014) in una regione nord-occidentale della Francia con 941.857 soggetti aventi meno di 18 anni. Tutti i dati sono stati estratti da un archivio della previdenza sociale esauriente, individualizzato e anonimo . Abbiamo ottenuto lo status socio-economico di ogni soggetto identificando la sua affiliazione ad un specifico programma di protezione sociale e, quindi, sono stati raccolti i dati socio-demografici, il tipo di farmaco consmato,data e quantità di prescrizione e la tipologia di prescrittore (ad esempio, medico ospedaliero, medico generico, psichiatra, pediatra).

RISULTATI. Ci sono state due importanti scoperte. In primo luogo, abbiamo trovato che la proporzione di pazienti con prescrizioni di antipsicotici nelle famiglie a basso reddito è quasi dieci volte superiore a quella della popolazione generale: il 35,9% dei pazienti CMU-C rispetto al 3,7% della media in tutti i Paesi della Loira (X 2 = 7875,1, p <0,001). Inoltre, abbiamo trovato un tasso più elevato di prescrizione di antipsicotici di prima generazione rispetto a quelli di seconda generazione (65% verso 57%).

CONCLUSIONI. Il nostro studio suggerisce due tipi di abuso di antipsicotici che potrebbero fornire obiettivi interessanti agli interventi sanitari pubblici. In primo luogo, i nostri risultati suggeriscono una forte sovra-rappresentazione di pazienti provenienti da famiglie a basso reddito.Le famiglie a basso reddito risiedono principalmente in aree con bassa densità medica e sembrano ricevere più frequentemente psicofarmaci per trattare le loro condizioni rispetto ad altre persone più abbienti. Questo elevato tasso di prescrizione è un problema di sanità pubblica, che potenzialmente richiede un'azione politica. In secondo luogo, l'uso di antipsicotici di prima generazione non segue le ultime raccomandazioni per l'uso di droghe in questa popolazione, e questa discrepanza rispetto alle indicazioni dovrebbe essere affrontata con campagne informative mirate ai medici.

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BMC Psychiatry. 2017 Feb 28;17(1):82. doi: 10.1186/s12888-017-1232-3.
Bonnot O (1,2), Dufresne M (3), Herrera P (4,5), Michaud E (6), Pivette J (6), Chaslerie A (6), Sauvaget A (7), Vigneau C (3). Influence of socioeconomic status on antipsychotic prescriptions among youth in France. Author information:(1) Department of Child and Adolescent Psychiatry, University Hospital of Nantes, Nantes, France. [email protected]. (2) Department of Child and Adolescent Psychiatry, University of Nantes, CHU de Nantes, 55 rue St Jacques, 44 000, Nantes, France. [email protected]. (3) Department of Pharmacology, University Hospital of Nantes, Nantes, France. (4) Department of Child and Adolescent Psychiatry, University Hospital of Nantes, Nantes, France. (5) Medical Department, French National Health Insurance (DRSM), Nantes, France. (6) Grupo de Investigación en Neurociencias NeURos, Universidad del Rosario, Bogota, Colombia. (7) Department of Psychiatry, University Hospital of Nantes, Nantes, France.

Abstract

BACKGROUND. Recent studies analysing the trends in antipsychotic (AP) prescriptions for children and adolescents have raised concerns regarding the influence of socioeconomic status. Previous findings have also shown variable prescription rates for first-generation (FG) and second-generation (SG) APs.

METHOD. Our objectives were to assess the proportion of patients from low-income families receiving APs and the most commonly prescribed APs in France. We conducted a descriptive analysis of AP drugs dispensed during a 1-year period (July 1, 2013-June 30, 2014) in a northwestern region of France with 941,857 subjects less than 18 years old. All data were extracted from an exhaustive, individual and anonymous social security database. We obtained each subject's socioeconomic status (by identifying their affiliation with a specific social security program) and also collected sociodemographic data, drug type, prescribing and dispensing dates and amount, and prescriber type (e.g., hospital physician, general practitioner, psychiatrist, paediatrician).

RESULTS. There were two main novel findings. First, we found that the proportion of patients with AP prescriptions was nearly ten times higher in low-income families than in the general population: 35.9% of CMU-C patients compared to 3.7% in all of Pays de la Loire (X 2 = 7875.1, p < 0.001). Additionally, we found a higher rate of FGAP than SGAP prescriptions (65% vs. 57%).

CONCLUSIONS. Our study suggests two types of AP misuse that could provide interesting targets for public healthcare interventions. First, our results strongly suggest an over-representation of patients from low-income families. Low-income families primarily resided in areas with low physician density and appeared to receive drugs to treat their conditions more frequently than other individuals. This increased prescription rate is a public health issue, potentially requiring political action. Second, the use of FGAPs did not adhere to the latest recommendations for drug use in this population, and this discrepancy should be addressed with informational campaigns targeted to medical practitioners.